Qui in sintesi, lo strumento di cui Italexit con Paragone ha voluto dotarsi nel delineare il suo programma economico.
COS’È LA MMT?
La Modern Money Theory (MMT) descrive il funzionamento dei sistemi monetari moderni ovvero con moneta a tasso di cambio libero e non legata da impegni di conversione prefissata in altre valute o beni materiali come l’oro.
La MMT quindi è iniziata perlopiù come descrizione delle operazioni monetarie, che sono meglio note come addebiti e accrediti su conti tenuti da banche, imprese e individui.
Warren Mosler diede origine autonomamente a ciò che è stato reso popolare come MMT nel 1992. E mentre ricerche successive hanno evidenziato scritti di autori che avevano idee simili in alcune delle spiegazioni e intuizioni MMT, tra cui Abba Lerner, George Knapp, Mitchell Innes, Adam Smith e l’ex governatore della FED Ruml, la MMT è unica nella sua analisi delle economie monetarie e di conseguenza è meglio considerata come “scuola di pensiero” a sé stante.
La Modern Money Theory nasce su radici Keynesiane, completate con l'analisi del funzionamento della MONETA FIAT MODERNA. Essa descrive come lo Stato può utilizzare la Sovranità Monetaria per ottenere:
• la piena occupazione
• i diritti sociali per il 99% della popolazione
La Scuola MMT: ha previsto con anni di anticipo la crisi dei debiti sovrani della ‘zona Euro; ha contribuito al “Plan Jefes”, piano di piena occupazione applicato dal Governo Argentino nel 1998-2003-2005; ha predisposto alcuni strumenti di analisi utilizzati dai più autorevoli e accreditati analisti finanziari sulla scena mondiale.
È stata introdotta per la prima volta in Europa dal giornalista Paolo Barnard, già co-fondatore di “Report”, con il suo saggio “Il più grande crimine”. Paolo Barnard con il suo gruppo di lavoro ha dato vita al Primo Summit MMT al mondo (Rimini, 24-26 Febbraio 2012). La MMT è la PROPOSTA ECONOMICA CONTRO IL NEOLIBERISMO.
Uno dei pregi della MMT risiede nella sua capacità di individuare e demolire i falsi miti economici che il pensiero a oggi dominante, neoclassico e monetarista, neoliberista e neomercantilista, ha per decenni diffuso sovente come verità assolute e inconfutabili.
Il modello economico proposto e applicato fino a oggi non si rivela in grado di restituire il maggiore benessere per i tanti; viceversa, è un dato di fatto che il sistema così strutturato può attirare la compiacenza della sola Elite mondiale che vede in esso un modo molto valido per accrescere ricchezza e potere a scapito del 99% della popolazione.
Ma una volta rifiutati gli odierni “dogmi” economici, attraverso una precisa scelta politica è fattibile e possibile un nuovo modo di concepire e fare economia, nell’interesse di tutti e non di pochi.
In tal senso la MMT è in grado di dare un contributo tecnico autorevole e inestimabile. "Loro hanno ragione", ha dichiarato l'ex funzionario della Banca Centrale del Belgio, Bernard Lietaer, riferendosi agli economisti della MMT, a suo avviso, per tale correttezza di analisi oltremodo “scomoda” per le implicazioni conseguenziali, il mondo accademico ha relegato questi economisti in una “Siberia”, fuori dai riflettori ed esclusi da ogni riconoscimento, premio Nobel eccetera.
Il messaggio MMT è però chiaro e potente: lo Stato, grazie all'uso corretto dei moderni sistemi monetari e fiscali, può raggiungere – e garantire - la piena occupazione permanente senza incorrere in fenomeni inflattivi: una rivoluzione rispetto ai paradigmi attuali, specialmente quelli dell'Eurozona con disoccupazione cronica a due cifre, suicidi di imprenditori, regressione economica e sociale.
Questo “dinosauro nella stanza” non lo si poteva tenere celato in eterno: i recenti avvenimenti internazionali collegati alle note vicende sanitarie del Covid hanno rappresentato un detonatore e adesso la MMT si candida a probabilmente scalzare definitivamente il nuovo pensiero economico mainstream.
Commenti
Posta un commento